Sospese spirali,
morbide e piramidali,
mimano ascensionali spiriti e
aneliti di ricongiungere il mondo in
un unico soffio, Vortice di Pane, Pace e Speranza.
Vortici lontani, che nel cielo danzano travestiti da nuvole,
lontani dal mortale suono, dell’ascia terrena che recide
le radici della Vite, scegliendo chi vince e chi perde
divide i rami dell’iperbole terrena in una
savana, fiera onnisciente e disperata.
Non c’è più traccia di
Destino cieco e imbizzarrito, sposato alla Dea Fortuna,
tracce lontane della tragicità del Fato o di benefica Provvida Divinità.
Nulla che possa aiutare gli animi
a sperare nel Bene e innalzarsi
negli intendimenti,
Si vede solo emergere dal bassofondo del Mondo,
il ripido ribollire di un geyser micidiale, scavato
nel tempo in spirali affilate, dalle mani curate
della Dea Vanità e del Dio Denaro,
Vortici di Piaceri inutili e futili.
Vortici che avvolgono, abbindolano e avvinghiano
I respiri soffocati delle Anime ormai disperse.
Anime che, in un anelito disperato e vano,
vorrebbero forse fuggire via dalle grinfie
pericolose della Buca Profonda
scavata nella ricerca
tragica,
forsennata e inutile di una
Apparenza di Felicità.
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